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Cinque modi di riprendersi dai bagordi delle vacanze (senza un'ora di…

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Cinque modi di riprendersi dai bagordi delle vacanze (senza un'ora di palestra)

Avevamo pensato che fosse l’influenza che ha colpito tutto il Paese; o meglio, ci avevamo sperato. “Quella sensazione come… di assorbimento” (sì, ma di calorie). Noi avremmo smarcato l’epidemia dai passaggi obbligati invernali; i sintomi avrebbero smarcato la parola “dieta” dai buoni propositi dell’anno nuovo.

E invece no, era proprio indigestione, un’indigestione prolungata per giorni: oche ripiene, polente conciate, vini corposi, panforti, tartufi… roba da sfiorare la gotta.

Come tornare al lavoro in queste condizioni? Abbiamo chiesto consiglio al maggiore esperto in materia di cure post-traumatiche per la linea e la lucidità mentale: l’internet.

Ecco cosa ci ha risposto.

1 – Sito di patinata rivista femminile internazionale: mangia e bevi questi alimenti.

I soliti quinoa, fagioli, riso e pane integrale; wasabi, peperoncino e ginger che stimolano la circolazione; una mela a stomaco vuoto per gli antiossidanti; cavolo crudo contro il malditesta; infuso di semi di finocchio per il fegato; funghi fritti per il selenio (e il fegato??). Oppure, una brocca di latte prima della notte brava, e due bottiglie di acqua dopo: fashion-victim avvisata, mezza salvata.

 2 – Portale cristiano-conservatore americano: non mangiare e non bere quello che ti piace.

“La gola è l’abuso di quel piacere legittimo che Dio ha legato al bere e al mangiare, che sono necessari all’auto-preservazione. Il disordine sta nel perseguire questa soddisfazione fine a se stessa. I teologi indicano la violazione delle regole della sobrietà quando mangiamo se non ce n’è bisogno, fuori pasto, per ingordigia, e quando ricerchiamo prelibatezze o pasti preparati con cura. Mangiare più del necessario e pesare sul budget familiare è un peccato capitale; se è per far piacere a un amico che ha cucinato è un peccato veniale.

Un modo eccellente per esercitarsi alla sobrietà è non prendere mai un pasto senza un elemento di mortificazione; le anime più generose ne faranno un motivo di carità, mettendo da parte i bocconi più buoni per i poveri. Un’altra buona pratica è l’abitudine a mangiare qualcosa che non ci piace”.

Nota mentale per le prossime festività: quando l’amico porta in tavola il pâté en croûte, prenderne poco, sbocconcellare solo la crosta (quella bruciata), e quando chiede se c’è qualcosa che non va, prendere il pâté, avvolgerlo nel tovagliolo e infilarlo in tasca.

3 – Spam: compra queste miracolose trovate antisbornia che FUNZIONANO!

Certo che funzionano, c’è la foto di un tizio in camice bianco! E anche la foto di una coppia che ride e brinda con dei grossi calici di rosso! Cerotti, pillole e compresse effervescenti da prendere prima di cominciare a bere e da richiamare dopo l’ultimo cocktail, bibite “pre-tox” da alternare o mixare direttamente con i superalcolici. Sono composti multivitaminici con aminoacidi ed enzimi naturali che aiutano il fegato a processare l’alcol e ad evitare la classica disidratazione da happy hour con le nausee e lingue felpate di conseguenza. E poi solo oggi, solo per me, c’è una favolosa offerta 3×1!

 4 – Blog di Gwyneth Paltrow: fai un detox e siediti davanti al caminetto.

Giù di morale? Basta rivolgersi a Gwynnie, ché il sorriso torna subito. Natale è appena passato, e la regina delle spremute di cavolo nero è partita in quarta con un nuovo programma disintossicante invernale grazie al supporto dei suoi amici più esperti. Il Dottor Junger (autore di Clean Gut, Intestino pulito) raccomanda di non disperdere energia prendendo freddo, e quindi di indossare calzini e abiti caldi in fibre biologiche, fare lunghi bagni con fiori (se proprio non c’è la vasca, usare la doccia) e rilassarsi davanti al caminetto (anche se è a gas. No, davvero, tranquilli: anche se è a gas). Tracy Anderson, la sua personal trainer e socia in affari suggerisce invece di acquistare il beverone vegano “Tracy”, ricco di aminoacidi, e di berlo ogni mattina. Se ne prendono due cucchiai e si mescolano con latte di mucca allevata solo ad erba (niente ormoni!), acqua di cocco fresco e un pizzico di mix cioccolato-agave.

Nota mentale: suggerire al capo di sostituire la macchinetta del caffé con una vending machine che eroga acqua di cocco fresco davanti e il tepore di un fuocherello (anche a gas) di lato.

5 – Email cumulativa ad amici che abitano in nazioni ad alto tasso alcolemico: ci sono battaglie che si vincono e battaglie che si perdono.

La domanda era: “da voi si beve tanto, che cosa fate per riprendervi dopo aver esagerato?”.

Amico belga: “Qui non ci si riprende. Si rimane ubriachi”.

Amica norvegese: “Piangiamo”.

Amico inglese: “Quando mi passa la sbornia triste ti rispondo”.

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